Giampietro Abeni
Non esito ad ammettere di essere sempre stato profondamente attirato dagli oggetti materiali in maniera addirittura sensuale, insieme al desiderio di afferrare al di là delle apparenze la dimensione di certe forme.
Ho provato perciò ad isolare dal contesto meccanico che ci circonda quegli oggetti che secondo me sono più adatti a rappresentare la mia personale lettura delle cose.
Sono stato sorretto in ciò da un incrollabile fiducia in me stesso.
Così mi sono preoccupato di analizzare crisi e limitazioni di cui si dice oggi l’arte figurativa soffra. Sono convinto è proprio la ricerca operante la condizione per procedere nell’avventura creativa. La ricerca così difficile, così esigente, così braccata dal trascorrere assai rapido delle mutazioni degli oggetti, è a mio parere la condizione che qualifica la condizione artistica.
Mai come oggi le accademie fanno presto ad incrostarsi nelle coscienze pigre e passive.